TBE: efficacia vaccino. Studio dell’Università di Vienna

Un recente studio dell’Università di Vienna ha analizzato l’efficacia sul campo della vaccinazione contro l’encefalite da zecca (TBE).

L’indagine, basata sui dati di sorveglianza nazionale registrati dal 2000 al 2024, ha cercato di chiarire i fattori alla base dell’aumento dei casi di TBE verificatosi in Austria negli ultimi anni, nonostante il Paese abbia la copertura vaccinale più alta d’Europa.

Gravità e decessi

La malattia grave è stata documentata in 1.051 pazienti (878 con encefalite, 75 con encefalomielite e 98 con radicolite).

I decessi sono stati 26, corrispondenti a un tasso di mortalità dell’1,2% e hanno interessato:

  • 2 bambini
  • 3 adulti (16-59 anni)
  • 21 ultra 60enni.

L’efficacia del vaccino

In base ai dati la maggior parte dei casi di encefalite da zecche si è verificata in persone non vaccinate (84% dei casi) o vaccinate irregolarmente (11,5% dei casi).

Nel restante 4,5% dei casi la malattia ha colpito anche persone con ciclo vaccinale di base completo (tre dosi) ma non sempre aggiornato con i richiami previsti.

Il ruolo della regolarità

I ricercatori viennesi hanno identificato l’irregolarità del programma vaccinale come uno degli elementi chiave nell’aumento dei casi di Tbe.

Hanno evidenziato inoltre:

  • un’elevata efficacia del vaccino nei soggetti regolarmente vaccinati: 95,8% dei bambini, 98,8% degli anziani, 99,3% dei giovani adulti
  • un calo di protezione tra le persone vaccinate irregolarmente, scesa dal 98% nel 2000 all’88% nel 2024.

La ridotta adesione al programma vaccinale

La ricerca ha evidenziato anche un abbassamento graduale delle adesioni al programma nazionale di vaccinazione da parte della popolazione austriaca. Di conseguenza il tasso di copertura è sceso dall’85,4% (2000-2004) all’80,7% (2020-2024) alzando la quota di non vaccinati al 32%.

Per i ricercatori l’aumento recente dei casi di encefalite da zecca va attribuito in larga parte a questo andamento e alla irregolarità vaccinale.

L’aumento dei casi pediatrici: un dato da approfondire

Nonostante l’elevata efficacia del vaccino nei bambini, lo studio ha segnalato che dal 2001 sono stati documentati in Austria 66 casi di TBE in bambini vaccinati, a fronte di un solo caso registrato tra il 1979 e il 2000.

Da qui l’urgente necessità di ulteriori indagini per:

  • approfondire le cause sull’aumento dei casi pediatrici
  • verificare l’aderenza reale ai richiami nel tempo.

L’utilità della prevenzione vaccinale

I risultati dello studio hanno infine evidenziato l’impatto positivo e salvavita del vaccino e stimato che tra il 2000 e il 2024 la vaccinazione contro la TBE in Austria abbia evitato:

  • circa 10.000 ricoveri ospedalieri
  • 4.300 casi gravi
  • 80 decessi.

Hanno stabilito inoltre che una copertura vaccinale completa della popolazione avrebbe potuto impedire altri 2.100 casi.

Conclusioni

Lo studio indica la vaccinazione come lo strumento più efficace per prevenire la TBE e le sue complicanze, soprattutto nelle aree ad alta diffusione di zecche.

Segnala quale punto fondamentale la regolarità delle dosi e dei richiami.

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