È ora di vaccini!

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Mentre si sta definendo il piano delle vaccinazioni anti Covid-19 è utile ricordare che questo è anche il periodo migliore per vaccinarsi contro la Tbe, la pericolosa meningoencefalite da zecche.

Il vaccino è consigliato soprattutto a coloro che vivono o lavorano nei territori dove la malattia è endemica (territori del Nord-Est italiano) e sono esposti a possibili morsi di zecca durante le attività svolte all’aperto.

Perché vaccinarsi d’inverno

Il ciclo vaccinale completo prevede la somministrazione di tre dosi per via intramuscolare, con un intervallo di 1-3 mesi tra le prime due dosi e di 9-12 mesi tra la seconda e la terza dose. Per essere protetti già all’inizio dell’attività stagionale delle zecche, che avviene in primavera, sono sufficienti le prime due dosi. È quindi utile che esse siano somministrate nei mesi invernali. La protezione conferita dall’intero ciclo vaccinale è di almeno 3 anni. In seguito sono raccomandati richiami.

Esiste anche una formulazione pediatrica riservata ai bambini da 1 a 15 anni.

Gli effetti collaterali

Il vaccino si è dimostrato sicuro, efficace e di norma ben tollerato. Può tuttavia causare alcuni effetti indesiderati, come:

- dolore transitorio nella sede dell’iniezione

- cefalea, nausea, malessere e dolori muscolari

- molto raramente manifestazioni allergiche.

La vaccinazione va rinviata in caso di malattia e febbre.

In Friuli Venezia Giulia la vaccinazione anti-TBE è gratuita dal 1 gennaio 2013. Più recentemente altre regioni, come il Veneto, ne hanno seguito l’esempio.

Per approfondire

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