Morso di zecca e Sindrome Alfa-Gal: il primo decesso

La Sindrome Alfa-Gal, l’allergia alla carne rossa scatenata di morsi di zecca, registra il primo decesso negli Stati Uniti. Lo rivela uno studio appena pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology: In Practice, che richiama l’attenzione su un rischio serio ed emergente anche in Italia.

Che cos’è la Sindrome Alfa-Gal

La Sindrome Alfa-Gal è un’allergia alimentare causata dalla sensibilizzazione alla molecola di zucchero alpha-gal, presente nella carne di mammiferi come manzo, maiale, agnello e nei prodotti derivati (latticini, formaggi, gelatine alimentari).

La sensibilizzazione avviene generalmente dopo i morsi di zecca: attraverso la saliva, la zecca introduce la molecola nel sangue, attivando una risposta immunitaria. Quando la persona successivamente consuma carne rossa o derivati, può sviluppare una reazione allergica che può variare da sintomi cutanei e gastrointestinali fino allo shock anafilattico improvviso e grave.

Come si manifesta la reazione allergica

Una caratteristica critica della Sindrome Alfa-Gal è la latenza: i sintomi non si manifestano subito, ma da 2 a 6 ore dopo l’ingestione della carne.

Tra le manifestazioni più comuni:

  • orticaria, eruzioni cutanee, gonfiori
  • dolori addominali improvvisi
  • nausea, crampi, vomito, diarrea
  • difficoltà respiratorie
  • shock anafilattico, potenzialmente letale.

Questa variabilità e il ritardo nella comparsa dei sintomi spesso portano a diagnosi tardive o errate, soprattutto se non si collega la reazione a un precedente morso di zecca.

Il caso che ha acceso l’allarme negli Stati Uniti

La vittima è un uomo di 47 anni del New Jersey. Dopo aver mangiato una bistecca durante un campeggio e, due settimane dopo, un hamburger accompagnato da una birra, ha sviluppato una reazione allergica severa, culminata nel decesso alcune ore dopo l’ultimo pasto.

L’autopsia ha inizialmente refertato il caso come “morte improvvisa inspiegata”. Solo analisi più approfondite effettuate presso l’Università della Virginia hanno permesso di identificare la Sindrome Alfa-Gal come causa del decesso.

Perché la reazione è stata così grave

Secondo gli esperti, diversi fattori possono aver contribuito ad aggravare la risposta allergica:

  • morsi di zecca multipli
  • assunzione di alcolici durante il pasto
  • attività fisica dopo l’ingestione della carne con esposizione al polline di ambrosia.

Questi elementi sono stati indicati co-fattori in grado di amplificare l’intensità della reazione.

La Sindrome Alfa-Gal riguarda anche l’Italia

La sindrome, anche se meno diffusa rispetto ad altre malattie trasmesse dalle zecche, è considerata un rischio emergente e molto serio. Un caso clinico descritto nel 2015 e una ricerca del 2017 documentano casi anche in Italia, associati alla zecca Ixodes ricinus, la comune zecca dei boschi.

La difficoltà diagnostica, unita all’ampia diffusione delle zecche e agli effetti dei cambiamenti climatici, lascia supporre che i casi reali possano essere sottostimati.

Come proteggersi dal morso di zecca

Per ridurre il rischio:

  • indossare abiti protettivi durante escursioni in boschi, prati e zone con erba alta
  • controllare accuratamente la pelle dopo ogni uscita
  • rimuovere eventuali zecche immediatamente e in modo corretto.

Chi manifesta sintomi (dolore orticaria, addominale, gonfiore o disturbi gastrointestinali) alcune ore dopo aver consumato carne rossa deve:

  • rivolgersi al medico
  • riferire possibili morsi di zecca
  • effettuare test specifici per anticorpi anti-alpha-gal.

In caso di diagnosi è necessario evitare carne di mammiferi e derivati, compresi gelatine, brodi pronti e alcuni prodotti contenenti grassi animali.

Vanno anche evitati ulteriori morsi di zecca perché possono:

  • aumentare il rischio di reazioni allergiche anche ad alimenti prima tollerati
  • aggravare i sintomi.

Le implicazioni

Il decesso registrato negli Stati Uniti conferma che la Sindrome Alfa-Gal è un serio problema da conoscere.

Occorre aumentare la consapevolezza tra cittadini e operatori sanitari sulle reazioni allergiche ritardate dopo un pasto con carne rossa, soprattutto in soggetti che frequentano ambienti a rischio zecche e che potrebbero essere sensibilizzati all’alfa-gal senza saperlo.

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