Lyme: un rischio professionale

Zecche: pericolo TBE in aumento
14 ottobre 2024
Il Journal of Occupational Health ha dedicato un interessante approfondimento alla malattia di Lyme quale rischio professionale per diverse categorie di lavoratori.

Zecche: un rischio sempre più diffuso

 

L’articolo sottolinea che l’Ixodes ricinus, la zecca responsabile della malattia di Lyme, può trasmettere anche altre patologie, come la Tbe (encefalite da zecche) e diverse coinfezioni, come l’anaplasmosi e la babesiosi.

Segnala inoltre:

- l’ampia diffusione dell’Ixodes ricinus nei boschi, nei parchi, nei giardini e nelle aree rurali,

- la variabile distribuzione delle zecche nei diversi ambienti naturali,

- la maggiore possibilità di subire punture infettanti attraverso il contatto con erba, fogliame (e terriccio sotto le foglie), arbusti e vegetazione spontanea.

 

Le occupazioni interessate

 

Il Journal of Occupational Health riporta quali lavoratori maggiormente esposti al morso di zecca:

- le guardie forestali,

- gli addetti alla silvicoltura,

- gli agricoltori,

- i fotografi naturalisti,

- i manutentori di linee elettriche e ferroviarie,

- gli operatori della viabilità,

- i responsabili di parchi ricreativi e di campi sportivi,

- i giardinieri,

- i guardiacaccia e i guardiaparco,

- i costruttori di parchi eolici,

- gli incaricati dello spegnimento di incendi boschivi.

 

Poiché le zecche sono comunemente diffuse negli allevamenti zootecnici il rischio professionale viene esteso anche a veterinari, allevatori zootecnici e addetti alla macellazione.

 

I consigli

 

L’articolo indirizza ai lavoratori interessati tre raccomandazioni durante le attività all’aperto:

- utilizzare indumenti che coprono quanto più possibile il corpo, usare calzature chiuse e applicare sulla pelle scoperta repellenti a base di DEET.

Pur rimarcando che l'esposizione professionale quotidiana e prolungata nel tempo ai prodotti a base di DEET potrebbe “presentare rischi sconosciuti”, ne segnala l’efficacia protettiva e l’utilità nel ridurre i morsi di zecca;

 

- fare una doccia, al rientro dal lavoro, procedendo ad una accurata ispezione di tutto il corpo per individuare tempestivamente eventuali zecche sulla pelle.

I punti su cui concentrare l’ispezione sono: l’area dietro le ginocchia, l'inguine, le ascelle, la schiena, l'attaccatura dei capelli, la zona dietro le orecchie e più in generale tutte le parti dove si suda di più. Se l’ispezione non può essere fatta con l’aiuto di un’altra persona è utile usare la telecamera del telefono cellulare;

 

- togliere prontamente le zecche trovate sul corpo.

Per la rimozione viene consigliato l’uso di un estrattore in plastica o di dispositivi come le “Tick Card” che consentono la rimozione delle zecche in modo più semplice rispetto alle pinzette a punta fine. Prima dell’utilizzo estrattori e Tick Card, al pari delle pinzette, vanno lavati e possibilmente disinfettati.

 

La formazione

 

Tra i consigli di prevenzione l’articolo suggerisce di organizzare dei corsi di formazione professionale volti a far conoscere:

- l’uso dell’abbigliamento adeguato

- i comportamenti da tenere durante le attività outdoor

- le procedure da seguire per ispezionare con cura il proprio corpo

- i sistemi per rimuovere correttamente le zecche

- i sintomi a cui fare attenzione, come il presentarsi di arrossamenti sulla pelle o la comparsa di febbre, che vanno prontamente segnalati al medico.

Poiché i morsi di zecca non causano dolore possono facilmente passare inosservati la regolare ispezione della pelle e il riconoscimento dei primi segni di infezione sono fondamentali per una diagnosi tempestiva di eventuali infezioni e iniziare subito la più efficace terapia.

 

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