Gli accorgimenti per individuare e gestire la puntura di zecca

Quali sono i sintomi del morso di zecca?

Il morso di zecca è solitamente indolore e raramente viene avvertito.
Per accorgersi se una zecca ci ha punto bisogna cercarla sulla pelle, ispezionando accuratamente tutto il corpo, in particolare le zone dove si suda di più (testa, ascelle, polsi, inguine, ombelico e giro vita, incavo del ginocchio; nei bambini attaccatura dei capelli e area dietro le orecchie).
In pochi casi ci si accorge della sua presenza da un lieve arrossamento, unito a prurito, nella zona in cui è attaccata.

Dove e cosa cercare


Una volta sull’ospite le zecche cercano un punto adatto al quale attaccarsi, scegliendo spesso le zone del corpo dove la sudorazione è maggiore. Poiché sono minuscole vanno individuate con una ispezione accurata, facendo attenzione soprattutto a piccoli rigonfiamenti e minuscoli punti neri in rilievo sulla pelle.

Cosa fare dopo aver tolto la zecca?


Bisogna annotare la data dell’asportazione ed essere attenti ai segni e sintomi che si presentano nelle 6 settimane successive. In tale periodo:
non vanno assunti antibiotici, perché potrebbero mascherare sintomi d’infezione e ritardare la cura più efficace;
• sono sconsigliati gli esami del sangue, perché il sistema immunitario reagisce di solito lentamente all’infezione trasmessa dalla zecca e i test potrebbero risultare falsamente negativi.

Quando andare dal medico?


Il medico va sempre sentito se nei giorni e nelle settimane successive alla rimozione della zecca compare:

  • un arrossamento nella zona del morso che tende ad allargarsi

oppure in caso di:

  • febbre,
  • mal di testa,
  • debolezza,
  • dolori alle articolazioni.

Al medico va anche segnalato il morso di zecca.