Contro le zecche è necessario giocare d’anticipo e assumere alcune semplici ma efficaci precauzioni.
Quali sono i rimedi per tenere lontane le zecche?
Nelle zone rurali e urbane è possibile contenere la presenza delle zecche con queste precauzioni, semplici ed efficaci:
- sfalciare con regolarità il giardino,
- rimuovere le foglie secche,
- potare gli alberi e le siepi (allontanando i residui di potatura),
- tenere pulita la base delle piante,
- evitare le cataste di legna intorno all’abitazione.
Buona regola è anche controllare costantemente gli animali domestici che vivono all’aperto e sottoporli periodicamente a trattamenti anti-zecche specifici.
Come proteggersi in montagna e nelle aree verdi?
Chi frequenta boschi o zone montane ricche di vegetazione spontanea, dove la probabilità di diffusione delle zecche è alta, dovrebbe osservare alcuni precisi comportamenti preventivi.
Prima di partire:
- vestirsi con abiti che coprono quanto più possibile il corpo, usando pantaloni lunghi, inseriti dentro i calzettoni e camicie a manica lunga. Sono da preferire gli indumenti chiari perché permettono di individuare facilmente le eventuali zecche,
- proteggere i piedi con scarpe alte sulle caviglie o stivali,
- ai bambini è consigliato anche l’utilizzo di un cappellino poiché, per una questione di altezza, la testa risulta la parte più esposta alle punture di zecca.
Durante l’escursione:
- rimanere quanto più possibile sulle piste e i sentieri battuti,
- camminare sempre al centro di piste e dei sentieri, evitando il contatto con l’erba, i cespugli e le foglie,
- in caso di sosta, preferire i luoghi con scarsa vegetazione e l’erba bassa,
- non sedersi e non sdraiarsi mai per terra.
Al rientro:
- spazzolare in luogo aperto gli abiti indossati e verificare il contenuto dello zaino e dell’equipaggiamento, al fine di non portare zecche dentro casa,
- effettuare un bagno o una doccia per lavare via eventuali zecche non ancora attaccate alla pelle,
- ispezionare accuratamente tutto il corpo, con particolare attenzione alle zone “preferite” dalle zecche: braccia, gambe, inguine, ombelico, ascelle, collo e testa; nei bambini controllare il capo, soprattutto in corrispondenza dell’attaccatura dei capelli e dietro le orecchie.
- ripetere l’ispezione sul corpo anche il giorno dopo, per reperire eventuali zecche sfuggite alla precedente ispezione.
Come e quando usare la protezione chimica?
Esistono in commercio diversi repellenti che disturbano le zecche, ostacolando la possibilità del loro morso. Possono essere usati sul corpo o sui vestiti e gli equipaggiamenti.
I repellenti da applicare sulla pelle
Vanno utilizzati saltuariamente, per esposizioni occasionali e di breve durata, in aggiunta alle misure di protezione personale. Sono sempre sconsigliati in gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini al disotto dei 2 anni.
Per l’uso dei repellenti chimici bisogna ricordare che:
- si possono spruzzare o spalmare sulla pelle scoperta, purché sia sana, evitando il contatto con gli occhi e la bocca,
- non vanno applicati sulle mani dei bambini, poiché è alto il rischio che tocchino zone sensibili del corpo,
- occorre rispettare sempre le indicazioni e gli intervalli di applicazione riportati sulla confezione,
- non vanno utilizzati insieme a creme solari o altri prodotti dermatologici,
- in caso di reazioni sospette, come prurito o infiammazione, va immediatamente consultato un medico.
Non è invece dimostrata l’efficacia di oli essenziali estratti da piante (lavanda, cocco, ecc.). Evaporano rapidamente (meno di 1 ora), possono essere fotosensibilizzanti o irritanti e non garantiscono un reale effetto protettivo contro le zecche.
I repellenti da adoperare sui vestiti
Sono a base di piretrina, una sostanza di cui non è stata verificata la tollerabilità in caso di uso prolungato. Anche se usata esclusivamente su vestiti, scarpe, coperte ed equipaggiamenti una parte (circa lo 0,5%) viene comunque assorbita dalla pelle. Il suo uso quindi va limitato a quando è strettamente necessario.
Attenzione al rischio stagionale
Da inizio primavera ad autunno inoltrato le zecche diventano più attive nella ricerca di un ospite sul quale nutrirsi. Condizioni climatiche particolarmente favorevoli, come inverni miti e piovosi, possono tuttavia anticipare o prolungare la loro attività.
Solo nei periodi di grande freddo o di grande siccità si abbassa il rischio di subire il loro morso perché le zecche si mettono in una sorta di letargo, attendendo le condizioni ambientali idonee alla consumazione del pasto (temperature al disopra dei 7-10 °C e umidità attorno al 90%).