Il dottor Ruscio ne ha parlato a Telefriuli, nella rubrica “Family, salute & benessere” del 30 agosto e del 1° settembre, confermando un rialzo dei casi di Tbe, l’encefalite da zecche e la continua crescita delle infezioni da West Nile, il virus del Nilo Occidentale trasmesso dalla comune zanzara notturna.
Tbe e West Nile
Pur essendo due malattie distinte, Tbe e infezione del Nilo Occidentale hanno tre caratteristiche comuni:
- sono causate da un flavivirus (un genere di virus con propensione a diffondersi ed emergere in nuove aree geografiche per cause ancora da chiarire)
- si manifestano con febbre, anche elevata
- hanno come principale fonte di trasmissione un vettore: la zecca, nel caso della Tbe, la zanzara nel caso del Nilo Occidentale.
Entrambe le malattie non hanno una cura specifica, ma la Tbe può essere prevenuta con la vaccinazione, non disponibile invece per l’infezione da West Nile virus.
L’uso dei repellenti
Per ridurre i morsi di zecca e le punture di zanzara quando si è all’aperto, le autorità sanitarie indicano l’utilità di:
- usare indumenti che coprono quanto più possibile il corpo (indossando pantaloni lunghi e camicie a manica lunga, calzini e scarpe chiuse)
- proteggere con repellenti le parti scoperte (seguendo scrupolosamente le indicazioni e gli intervalli di applicazione riportati sui prodotti).
Come scegliere il prodotto idoneo
Per orientare la scelta del repellente la regione Veneto ha pubblicato nel suo sito web una Tabella con l’elenco dei prodotti più diffusi in Italia, indicando:
- l’efficacia e durata della loro azione protettiva
- i principi attivi contenuti e loro caratteristiche.
È bene ricordare che i repellenti non vanno usati:
- sulla pelle sotto i vestiti
- su tagli, ferite o pelle irritata
- sulle mani dei bambini (per evitare il contatto accidentale con occhi e bocca).
Quando la protezione non è più necessaria è consigliato lavare le parti trattate con acqua e sapone.
In caso di reazioni avverse occorre sospendere l’uso del prodotto e segnalare la reazione al medico.