La Babesiosi è una infezione causata da un protozoo del genere Babesia, trasmessa all’uomo da zecche infette. L’infezione può decorrere senza sintomi o causare una malattia simile alla malaria con crisi febbrili e anemia.
Quali sono i sintomi della Babesiosi?
La babesiosi può restare asintomatica nei giovani e nelle persone in buone condizioni di salute, oppure esordire con i sintomi della malaria e presentarsi, dopo un periodo di incubazione che va da 7 a 21 giorni, con febbre accompagnata da:
- brividi,
- malditesta
- dolori muscolari e articolari
- stanchezza
che possono continuare per diversi giorni e, in alcuni casi, anche per mesi.
A questi sintomi si aggiungono alterazioni di alcuni valori del sangue: calo dell’emoglobina (anemia), riduzione dei globuli bianchi e delle piastrine, aumento della bilirubina, e la colorazione giallastra (ittero) dell’occhio, della parte interna delle labbra, delle unghie.
La malattia può essere sospettata anche nel caso ci si imbatta in sintomi come quelli appena descritti che perdurano da diversi giorni o settimane senza spiegazione evidente e siano compatibili con l’esposizione al morso di zecca.
Quali sono le possibili conseguenze della Babesiosi?
Nonostante la babesiosi sia ritenuta una malattia dal decorso benigno che si risolve in modo spontaneo, può talvolta manifestarsi come malattia severa e rapidamente fatale. Si sono registrati casi complicati da grave anemia e da insufficienza renale e respiratoria (oltre che decessi, preceduti da confusione mentale e coma) specialmente negli anziani e nelle persone prive di milza o con difese immunitarie compromesse.
Come si cura la Babesiosi?
Poiché le manifestazioni cliniche della babesiosi sono spesso ambigue, la diagnosi si basa essenzialmente su accertamenti di laboratorio. In caso di febbre elevata e persistente risultano efficaci i farmaci utilizzati comunemente per la malaria. In assenza di sintomi non è necessario alcun trattamento.