La notizia pubblicata nei giorni scorsi dal quotidiano dal Daily Mirror mette in guardia contro la temuta malattia, la cui diffusione è considerata “la più grande minaccia attuale per la salute pubblica”.
Nessun un allarme imminente, ma un rischio concreto
Secondo l’università di Cambridge il virus responsabile della febbre emorragica di Crimea-Congo è probabilmente entrato nel Regno Unito attraverso zecche infette trasportate da animali.
La circolazione del virus unita alle segnalazioni di contagi e decessi avvenuti negli ultimi giorni in diversi Paesi (tra cui Iraq, Namibia, Pakistan) ha portato la Commissione per la scienza, l'innovazione e la tecnologia del Parlamento inglese a ritenere "molto probabili" nuovi casi in Gran Bretagna. Da qui l’avviso diramato dalle autorità per preparare i medici e le persone a una nuova, eventuale emergenza sanitaria.
Un’infezione grave
La Febbre emorragica di Crimea- Congo è una malattia virale grave, trasmessa dal morso di una zecca infetta (soprattutto del genere Hyalomma).
È altamente contagiosa e può diffondersi:
- per contatto con una persona malata,
- maneggiando tessuti, sangue e liquidi biologici di animali infetti.
Può causare severe complicazioni a livello epatico, renale e polmonare ed ha un alto tasso di mortalità (dal 5 al 30%).
Il ruolo del riscaldamento globale
La presenza della Febbre emorragica di Crimea- Congo è nota nei Balcani, in Africa, in Asia e in Medio Oriente (soprattutto in Turchia, diventata uno dei principali epicentri della malattia nel mondo, con una media di 1000 casi l’anno).
Per gli scienziati la sua diffusione in Europa è collegata ai cambiamenti climatici: con l’aumento delle temperature e le estati più lunghe e secche le zecche portatrici del virus si starebbero spostando verso il continente europeo, trovando un habitat adatto al loro insediamento.
La teoria sembra confermata dalla situazione in Spagna che, ad agosto 2022, aveva registrato 13 casi, con 4 decessi.
La situazione europea
Anche se al momento non vi sono segnalazioni di casi di malattia, zecche infette dal CCHF-virus sono state trovate in Olanda nel 2007, in Germania nel 2016 e in Svezia nel 2018.
In Italia, il virus è stato individuato nel 2017 in una zecca Hyalomma isolata da un uccello sull’isola di Ventotene.
Come difendersi
La principale linea di difesa contro la febbre emorragica di Crimea-Congo resta la prevenzione, evitando i morsi di zecca.
Quanti lavorano nei macelli devono inoltre usare abbigliamento protettivo per limitare il contatto con i fluidi di animali potenzialmente infetti.
La consapevolezza sulla possibile comparsa dell’infezione è essenziale per fronteggiare una seria minaccia alla salute pubblica.
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