Dai virus una nuova terapia per Lyme?

Tbe: le promesse di un nuovo vaccino
17 febbraio 2025
Lyme persistente: la via francese
03 marzo 2025
L’Università di Vienna ha fatto nuove scoperte sui meccanismi d’infezione della Borrelia, agente della malattia di Lyme e ha identificato una potenziale via da seguire per lo sviluppo di terapie alternative agli antibiotici.

Lo studio, recentemente pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences, indica quale possibile trattamento l'utilizzo dei batteriofagi, ovvero virus specializzati nell’attaccare i batteri responsabili della malattia. “Con ulteriori ricerche – sottolineano i ricercatori viennesi – questo metodo potrebbe aprire la strada alla riduzione della dipendenza dagli antibiotici e alla prevenzione delle resistenze", rivelandosi efficace anche per i casi di Lyme persistente.

 

Come funziona la terapia fagica

 

La terapia fagica sfrutta i batteriofagi (o fagi) per combattere le infezioni batteriche.

I fagi si legano ai batteri bersaglio, iniettano il loro materiale genetico, si replicano all'interno dell'ospite batterico e portano alla morte del batterio.

Uno dei principali vantaggi della terapia fagica è la sua specificità: i fagi attaccano solo i batteri patogeni senza danneggiare le cellule umane. Possono inoltre evolversi insieme ai batteri e adattarsi alle loro eventuali mutazioni, senza perdere la propria efficacia.

 

Una storia lunga un secolo

 

L’impiego dei batteriofagi per scopi terapeutici non è una novità, ma ha un secolo di storia. È caduto in disuso con l’avvento della penicillina e lo sviluppo degli antibiotici.

Ultimamente è oggetto di diversi studi e ricerche per:

- l’ avanzare di batteri resistenti agli antibiotici

- il mancato sviluppo di nuovi antibiotici, considerato un campo di ricerca difficile e poco remunerativo.

 

Le norme sull’uso dei fagi

 

In Europa manca una normativa sull'impiego dei fagi e in molti paesi è ammesso l’utilizzo terapeutico solo all’interno di studi clinici e sperimentali.

Uno dei primi paesi UE a dotarsi di norme specifiche sui cosiddetti “virus ammazza batteri” è il Belgio, che ha condotto interessanti studi clinici sul loro impiego. Ulteriori programmi di ricerca esistono in Francia, Svezia e Stati Uniti, oltre a studi di lunga data in Georgia (ex Unione Sovietica) e Polonia.

 

I pro

 

Uno dei principali vantaggi della terapia fagica è la sua specificità. Mentre gli antibiotici ad ampio spettro si possono prescriveresenza bisogno di accertare la natura dell’infezione, l’uso dei fagi chiede di conoscere il patogeno da combattere così da selezionare il fago appropriato.

Per la loro specificità di azione, le terapie fagiche non hanno pressoché nessun effetto collaterale: non intaccano la flora intestinale o altri microbiomi dell’organismo e non contribuiscono a selezionare ceppi batterici resistenti agli antibiotici.

Hanno inoltre un costo contenuto, e stando ad alcune ricerche (da confermare, visto che il loro utilizzo clinico è ancora limitato) sembrano oltremodo efficaci nell’eliminare le infezioni batteriche.

 

I contro

 

L'applicazione della terapia fagica presenta tuttavia delle sfide.

In conseguenza della loro natura virale, i fagi sono soggetti all’azione del sistema immunitario umano che potrebbe ridurre la loro efficacia terapeutica soprattutto in caso di somministrazioni ripetute o prolungate.

La produzione su larga scala di fagi e la standardizzazione delle dosi e dei protocolli rappresentano ulteriori ostacoli da superare per una diffusa implementazione clinica.

 

Le prospettive

 

Nonostante i risultati promettenti dell’Università di Vienna è al momento difficile ipotizzare se e quando l’uso dei fagi potrà sostituire gli antibiotici nella lotta alla malattia di Lyme. Più verosimile è immaginare un affiancamento, come terapiaper migliorare l’azione dei antibiotici o per ampliare le opportunità terapeutiche, soprattutto nei casi di malattia di Lyme persistente.

Affinché la terapia fagica possa decollare sono necessari ulteriori studi e iniziative di collaborazione tra i centri di ricerca per ottenere:

- fagi con proprietà terapeutiche ottimali e comprovate caratteristiche di sicurezza

- protocolli di utilizzo standardizzati così da facilitare le applicazioni terapeutiche.

 

Per approfondire clicca qui

Fonte immagine: www.biopills.net/terapia-fagica/