Esiste la malattia di Lyme cronica?

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A livello scientifico non esiste la definizione di malattia di Lyme cronica. È tuttavia vero che, in una piccola percentuale di casi, i sintomi possono persistere anche dopo il trattamento con antibiotici, lasciando una lunga scia di disturbi (affaticamento marcato, maggior sensibilità al dolore, disturbi del sonno, confusione mentale e difficoltà cognitive), la cui durata può protrarsi a lungo nel tempo.

Per definire questa complessa situazione clinica è stata coniata l’espressione di “sindrome post-trattamento della malattia di Lyme” (Post treatment-Lyme disease syndrome - PTLDS), della quale non si conosce la causa. Alcuni studi ipotizzano che alla base dei sintomi persistenti ci sia una disfunzione immunitaria, altri che sia dovuta alla sopravvivenza del battere nell’organismo umano, altri ancora che sia la conseguenza di un trattamento tardivo.

L’esistenza delle varie ipotesi, oggi al vaglio della ricerca scientifica, conferma che la malattia di Lyme è una patologia complessa e sottolinea l’importanza del suo tempestivo riconoscimento. Se correttamente diagnosticata in fase iniziale può infatti essere curata con successo.

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