Lyme, la ricerca di nuovi test
17 settembre 2023Lyme, verso la diagnosi della «malattia cronica»
02 ottobre 2023Entrambe le infezioni inoltre sono emblematiche di questo inizio autunno, caratterizzato da:
- una più intensa attività delle zecche, dovuta all’abbassamento delle temperature e alla maggiore umidità legata alle piogge,
- una netta ripresa del virus SARS-CoV-2, documentata dalle statistiche nazionali con l’aumento dei contagi (da 5.889 a 30.777), dei ricoveri (da 697 a 2.378) e dei decessi (da 44 a 99).
I segni del Covid-19 sulla pelle
Secondo uno studio italiano pubblicato sul Journal of the American Academy of Dermatology e diffuso dalla rivista online quotidianosanità.it, sono 6 le manifestazioni cutanee da considerare possibili spie del Covid-19:
- un’apparente orticaria,
- un eritema esteso al tronco e agli arti, simile a quello del morbillo
- una reazione cutanea tipo varicella
- ecchimosi analoghe a quelle causate da un trauma (livedo reticularis)
- una improvvisa vasculite (lesione della pelle di colore rosso violaceo, dovuta all’infiammazione dei vasi sanguigni)
- lesioni paragonabili ai geloni.
L’eritema della malattia di Lyme
Nonostante possa assumere svariate forme, l’eritema della malattia di Lyme:
- si presenta nella zona del morso di zecca con un arrossamento della pelle, dalle sfumature che vanno dal rosa pallido, al rosso acceso, al viola
- in un’alta percentuale di casi ha un caratteristico aspetto ovale, ad anello o a bersaglio
- non dà prurito e solo raramente provoca una leggera sensazione di bruciore
- cresce lentamente, aumentando alcuni millimetri al giorno.
Le analogie
Le manifestazioni eritematose causate dalla malattia di Lyme e dal Covid-19 hanno alcune caratteristiche comuni. Possono:
- presentarsi in ogni parte del corpo
- assumere aspetti diversi e diverse gradazioni di colore.
Le differenze
Le due malattie presentano tuttavia alcune importanti diversità.
Le lesioni cutanee da Covid-19:
- compaiono di frequente in concomitanza ad altri sintomi, come febbre, mal di gola, raffreddore, tosse, disturbi intestinali
- solitamente hanno una breve durata
- si presentano in una percentuale ridotta di pazienti (fra il 5 e il 20%)
- possono associarsi a prurito.
L’eritema causato dalla malattia di Lyme:
- non è pruriginoso,
- tende a permanere per diverse settimane
- è presente in un alto numero di pazienti (fino al 75%)
- si espande gradualmente fino a raggiungere i 50 centimetri di diametro
- non si accompagna a sintomi respiratori o intestinali.
Cosa fare nell’eventualità di una lesione sulla pelle?
È sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico curante.
Nel caso si sospetti un contagio da SARS-CoV-2 può essere utile fare un tampone o un test rapido per confermare o escludere la diagnosi di Covid-19.
Nell’eventualità invece si ipotizzi la malattia di Lyme è indicato circoscrivere con un pennarello la lesione e verificare se nei giorni successivi si espande fino a superare il bordo evidenziato. Tale particolarità va segnalata al medico per la tempestiva prescrizione del trattamento antibiotico.
Sconsigliato invece fare test di verifica: l’eritema è un sintomo caratteristico, ma iniziale della malattia e all’atto della sua presentazione gli anticorpi non sono generalmente rilevabili con gli esami del sangue. Il risultato del test potrebbe quindi essere falsamente negativo, ritardando le cure e consentendo alla malattia di progredire.
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Fonte immagine: Pennsylvania Department of Healt