Lyme: in progetto un vaccino a mRNA

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L’azienda biofarmaceutica Moderna ha annunciato entro il 2030 una nuova generazione di vaccini basati sulla tecnologia del RNA messaggero (mRNA) per combattere il cancro, l’infarto e altre patologie autoimmuni e rare.

La portata innovativa della dichiarazione ha lasciato in secondo piano la notizia che il colosso americano sta lavorando anche ad un nuovo vaccino per la malattia di Lyme.

In Moderna si tratta della prima e finora unica applicazione della tecnologia a mRNA per contrastare un’infezione batterica.

 

Come funzionano i vaccini con l’RNA messaggero

 

L’mRNA è una molecola naturalmente presente nell’organismo, il cui compito è fornire alle cellule le informazioni (ovvero i “messaggi”) per generare le proteine indispensabili alla sopravvivenza del corpo umano.

Le nanotecnologie hanno permesso di sviluppare mRNA sintetici in grado di trasportare alle cellule due differenti tipi di istruzioni e indurre il sistema immunitario a:

- reagire contro specifici agenti infettivi (come nel caso dei Covid-19)

- produrre una proteina “terapeutica” finalizzata ad aggredire determinate cellule cancerogene (con risultati per ora molto promettenti sul melanoma e una possibile rapida applicazione ad alcune tipologie di tumore ai polmoni).

In base alle indicazioni contenute al loro interno, i vaccini a mRNA possono quindi avere finalità di prevenzione o di cura, agendo in quest’ultimo caso come veri e propri farmaci.

 

Cosa sappiamo del vaccino mRNA per la malattia di Lyme

 

Moderna ha dichiarato di avere in fase di sviluppo due candidati vaccini per la malattia di Lyme, indicati con le sigle mRNA-1982 e mRNA-1975:

- mRNA-1982 è progettato per suscitare anticorpi specifici verso un’unica specie di Borrelia (verosimilmente la Borrelia burgdorferisensu stricto), responsabile della malattia di Lyme negli Stati Uniti

- mRNA-1975 è progettato invece per suscitare anticorpi specifici verso le quattro principali specie di Borrelia che causano la malattia in Europa e in Nord America.

L’azienda ha inserito entrambi i vaccini tra i programmi emergenti, senza tuttavia fornire dettagli sui tempi previsti per la loro messa a punto.

 

Le prospettive

 

Moderna ha inoltre anticipato lo sviluppo di nuovi prodotti vaccinali a mRNA per combattere:

- diverse infezioni respiratorie: dal Covid-19 all’influenza stagionale al virus respiratorio sinciziale,

- cinque infezioni virali latenti: HIV, citomegalovirus, virus di Epstein-Barr, virus della Varicella-Zoster e virus dell'herpes simplex,

- alcune infezioni causate da virus enterici, come il Norovirus.

In progetto anche l’ampliamento delle ricerche:

- sui virus Zika e Chikungunya;

- alcune febbri emorragiche virali, tra cui la febbre di Crimea-Congo trasmessa da alcune specie di zecche e la febbre della Rift Valley trasmessa dalle zanzare;

- la malaria;

- la tubercolosi.

In un futuro non troppo lontano la piattaforma mRNA e le nanotecnologie potrebbero anche favorire lo sviluppo di vaccini contro malattie genetiche rare, orfane di cura.

 

 

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