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16 novembre 2020Zecche: perché toglierle subito!
30 novembre 2020È su queste domande che si è focalizzata una parte rilevante del dibattito scaturito nel webinar dedicato alla malattia di Lyme, svoltosi il 20 e 21 novembre 2020. Le risposte date dagli esperti hanno consentito di fare chiarezza sui test di laboratorio e di sfatare alcune false convinzioni.
Quando la diagnosi di malattia è posta con certezza?
La malattia di Lyme è accertata in presenza dell’eritema migrante. In tutti gli altri casi la diagnosi va confermata con un esame del sangue.
È opportuno fare l’esame dopo un morso di zecca?
I test disponibili individuano con sicurezza l’infezione non prima di 6 settimane dal morso. È quindi consigliabile sottoporsi al prelievo almeno 40 giorni dopo la rimozione della zecca.
Come si fa il test?
Si preleva un campione di sangue da una vena del braccio. In presenza di segni o sintomi che possono suggerire il coinvolgimento del sistema nervoso centrale, può rendersi anche necessario raccogliere un campione di liquido cerebrospinale, tramite una procedura chiamata puntura lombare.
Il test richiede una preparazione?
No.
Quali informazioni permette di ottenere?
Gli esami di laboratorio individuano due differenti tipologie di anticorpi, prodotti dal sistema immunitario come risposta all’infezione provocata dal battere che causa la malattia di Lyme:
- gli anticorpi IgM (immunoglobuline M), che solitamente compaiono nel sangue a distanza di circa 2 o 3 settimana dall’infezione. I livelli di IgM aumentano e raggiungono il picco verso la sesta settimana, poi iniziano a diminuire,
- gli anticorpi IgG (immunoglobuline G), che sono rilevabili solo diverse settimane dopo l’infezione. I livelli di IgG raggiungono il picco dopo circa 4-6 mesi e possono rimanere alti per molto tempo, talvolta anche per diversi anni.
Qual è la differenza tra IgM e IgG?
Gli anticorpi IgM e IgG si comportano come una staffetta:
- le IgM sono i primi anticorpi a essere prodotti dopo il contatto con il battere e sono un argine iniziale all’infezione;
- le IgG vengono prodotte successivamente e aumentano generalmente dopo qualche settimana per poi diminuire gradualmente e stabilizzarsi. Sono una sorta di “memoria”, con cui il sistema immunitario fissa il ricordo del battere con cui è entrato in contatto.
Come si leggono i risultati del test?
- IgM e IgG negative: non c’è stata infezioneo l’esposizione al battere è troppo recente e non è stata ancora sviluppata una reazione immunitaria rilevabile,
- solo IgM positive: il contatto con il battere è molto recente,
- IgM e IgG positive: l’infezione è in corso ed è iniziata da poco tempo,
- solo IgG positive: l’infezione c’è stata ma non è recente.
È consigliabile fare il test in assenza di sintomi?
Solitamente no.
C’è altro da sapere?
Dopo aver contratto la malattia di Lyme, una quantità di anticorpi IgG rimane a lungo nel sangue.
Il battere che causa la malattia di Lyme è una spirocheta. Ci sono altre malattie causate da spirochete (come la sifilide o la leptospirosi) e varie infezioni (come la mononucleosi o l’infezione da Citomegalovirus), oltre che patologie autoimmuni che possono dare risultati falsamente positivi.
Per sospettare la malattia di Lyme e fare gli esami del sangue è quindi opportuno considerare:
- se ci sono segni o sintomi tipici o riconducibili alla malattia,
- se c’è ricordo di un morso di zecca,
- se vi è stata una visita o un soggiorno o un’attività in zone o regioni dove la malattia è presente o endemica.
Per approfondire: