Il Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC) prevede che la contemporanea circolazione delle tre infezioni virali avrà dei picchi nel periodo delle Feste, con possibile aumento degli accessi in ospedale in quasi tutte le fasce di età.
Perché c’è un’impennata di malattie
Lockdown, distanziamento sociale e uso delle mascherine durante le ondate di Covid ci hanno messo al riparo dalle infezioni stagionali.
Negli ultimi due anni l’influenza sembrava scomparsa così come la circolazione del virus respiratorio sinciziale, di solito responsabile di sintomi lievi, simili al raffreddore, ma in grado di “diventare pericoloso per i bambini più piccoli e gli adulti più anziani”.
La mancata esposizione alle infezioni tipiche del periodo invernale durante la pandemia ha abbassato il livello degli anticorpi e di conseguenza indebolito il nostro sistema immunitario, creando un «debito di immunità» che ci rende più suscettibili alle malattie stagionali.
Perché i bambini sono i più colpiti
In un anno tipico i bambini sono esposti, già dal secondo anno di età, a una piccola quantità di virus respiratori che l’organismo combatte. Ma dal 2020 in poi questo rafforzamento immunitario si è notevolmente ridotto.
Oggi ci sono bambini di 3-4 anni che non hanno avuto contatti con le infezioni invernali e questo li ha resi più fragili e più esposti all’influenza e alla sindrome da Rsv.
Occorre inoltre tener conto che si tratta di infezioni sono altamente contagiose. Essendo arrivate contemporaneamente e in modo aggressivo hanno causato un’ondata di contagi molto superiore alla media stagionale.
Le raccomandazioni
Di fronte a una epidemia di infezioni simil-influenzali in crescita e alla ripresa del Covid-19 le autorità sanitarie europee hanno chiesto di informare le persone:
- sui rischi aggiuntivi legati a incontri sociali e spostamenti in occasione delle feste di fine anno,
- sull’importanza di restare a casa nell’eventualità di malattia,
- sull’utilità di mantenere l’uso delle mascherine e l’igiene delle mani negli spazi aperti, di garantire una buona ventilazione degli spazi interni e di evitare, per quanto possibile, i luoghi affollati.
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