A causarla è un virus, il cui principale veicolo di trasmissione è il morso di zecca del genere Hyalomma. Può tuttavia diffondersi anche per contatto con il sangue o i fluidi della persona ammalata o manipolando animali infetti durante la macellazione.
Il focolaio spagnolo
Entrambi di casi di Febbre emorragica Crimea-Congo registrati in Spagna nel 2021 sono stati identificati nella comunità autonoma di Castiglia e León, il primo a Salamanca (aprile 2021) e il secondo nella regione di El Bierzo (giugno 2021).
Complessivamente sono dieci i casi di malattia accertati nel paese iberico durante gli ultimi anni, con sette guarigioni e tre decessi.
Due casi hanno interessato anche la comunità di Madrid.
La situazione in Europa
La Spagna è attualmente l'unico paese dell'Europa occidentale che ha riportato casi di Febbre emorragica Crimea-Congo.
La malattia è nota invece nell’est e nel sud europeo, con focolai in Bulgaria (e nei Balcani), nella Russia sudoccidentale e in Turchia, dove si è verificata l’epidemia più grave con oltre 2500 casi.
Risulta inoltre endemica in varie parti dell’Africa, del Medioriente e dell’Asia.
I consigli per i viaggiatori
Ai viaggiatori diretti in Spagna e nei paesi a rischio il Ministero della salute raccomanda di prevenire le punture di zecca e in particolare di:
- indossare indumenti protettivi (maniche lunghe, pantaloni lunghi) di colore chiaro (per una facile individuazione di zecche sui vestiti)
- utilizzare repellenti cutanei, seguendo attentamente le istruzioni riportate in etichetta
- esaminare regolarmente i vestiti e la pelle; se si trovano delle zecche rimuoverle subito e in modo sicuro
- evitare il contatto con animali infestati da zecche e la permanenza in stalle e fienili potenzialmente a rischio di infestazione
- evitare le zone dove le zecche sono abbondanti.
Per approfondire: