Ci sarà un vaccino anche per Lyme?

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Nei giorni scorsi è stato annunciato l’inizio di un nuovo studio clinico di Fase II per il candidato vaccino contro la malattia di Lyme. Servirà a testare nuovi schemi di dosaggio (numero di dosi necessarie per l'immunizzazione primaria ed eventuali richiami) e comprenderà l’ampliamento dei soggetti coinvolti nella sperimentazione, includendo bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 17 anni.

I risultati stabiliranno se il vaccino potrà procedere con la Fase III, l’ultima prima di ottenere le autorizzazioni all’immissione in commercio, necessaria per completare le prove sull’efficacia e la sicurezza del preparato e sulla sua idoneità a essere utilizzato nelle diverse fasce della popolazione a rischio di contrarre la malattia.

Un partenariato franco-americano

Il nuovo prodotto vaccinale è frutto di una collaborazione tra l’azienda francese Valneva e l’americana Pfizer. Prevede una protezione contro 6 diversi ceppi del batterio Borrelia (responsabile della malattia di Lyme), prevalenti nel territorio nordamericano ed europeo.

Secondo i ricercatori è stato sviluppato con biotecnologie che salvaguardano il sistema immunitario, arginando la possibilità di reazioni autoimmuni.

Lyme: una malattia con grandi esigenze

Lo sviluppo del vaccino fa seguito alle stime sulla diffusione della malattia di Lyme, quantificate negli studi propedeutici in oltre 300mila casi all’anno negli USA e in 200mila casi in Europa.

 

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