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A metà febbraio è iniziata negli USA la sperimentazione clinica sull’uomo di una nuovo farmaco per prevenire la malattia di Lyme. Si basa sull’utilizzo di uno specifico anticorpo monoclonale che inattiva la borrelia, il battere che causa l’infezione.

Sviluppato da MassBiologics dell’Università del Massachusetts, il farmaco ha dimostrato, negli studi pre-clinici, di poter fornire una protezione immediata ed efficace per un periodo medio-lungo.

Se la sperimentazione confermerà i risultati basterà un’iniezione stagionale, finalizzata a introdurre nell’organismo umano l’anticorpo monoclonale preformato, per evitare di ammalarsi.

Un approccio innovativo e molto promettente

Diversamente dai vaccini che stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici contro un agente infettivo (virus, battere) il nuovo farmaco sperimentale immette direttamente nell’organismo umano l’anticorpo necessario a neutralizzare l’infezione e prevenire la malattia di Lyme.

Per questa azione preventiva è stato chiamato Lyme PrEP:profilassi pre-esposizione alla malattia di Lyme.

Le necessarie cautele

La sperimentazione clinica appena avviata con 66 volontari dovrà tuttavia dimostrare:

- la sicurezza del farmaco

- la sua efficacia

- la durata degli effetti protettivi

I test di verifica e controllo proseguiranno per tutto il 2021 e almeno parte del 2022 e dovranno essere validati dalle competenti autorità.

I ricercatori americani hanno tuttavia anticipato che, se i risultati della sperimentazione confermeranno le aspettative, il nuovo farmaco potrà essere disponibile già con il 2023.

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