Le tappe della scoperta
Nel 2019 e nel 2020 due pazienti sono stati ricoverati in ospedale per una malattia febbrile acuta, iniziata dopo una presunta puntura di zecca.
Il primo paziente aveva anche dolore alle gambe, mentre il secondo ha sviluppato una lesione della pelle di tipo “orticarioide pruriginoso” alle estremità.
Le analisi compiute sul sangue di entrambi i pazienti:
- hanno rivelato un calo di piastrine e leuciti, accompagnato da anomalie nelle funzioni del fegato
- hanno escluso che la causa dei disturbi fosse una malattia già nota trasmessa dalle zecche.
Ulteriori indagini sui sieri hanno portato a identificare l’agente causale in un virus precedentemente sconosciuto.
Un nairovirus
I ricercatori hanno classificato il nuovo virus come appartenente alla famiglia dei nairovirus.
I nairovirus sono responsabili di varie malattie tra le quali c’è la febbre emorragica di Crimea-Congo.
La diffusione
Secondo i ricercatori l’infezione da Yezo virus è endemica nell’area di Hokkaido e presente in altre località del Giappone.
Per avere un quadro della situazione a livello nazionale hanno segnalato l’urgenza di monitorare la distribuzione del virus fra gli animali selvatici e chiesto agli ospedali di testare il virus nei pazienti con sintomi febbrili.
I dati raccolti consentiranno:
- di conoscere la diffusione della malattia
- individuare le specie di zecca che la trasmettono
- trovare le cure più adatte.
Invito alla prevenzione
Gli abitanti di Hokkaido sono stati invitati a essere molto attenti e vigili durante le escursioni nella natura e rassicurati sul fatto che il virus non ha finora provocato nessun decesso.
Per approfondire: