Quando una persona sensibilizzata dalla zecca si alimenta con carni (ma anche latticini e cibi a base di proteine di origine animale) che contengono alfa-gal si scatena una reazione allergica con la comparsa di prurito, orticaria, problemi gastrointestinali, talora seguiti da gonfiore al viso e, nei casi più gravi, anafilassi.
Difficile da individuare
A differenza delle comuni allergie alimentari le manifestazioni non sono immediate, ma si presentano a distanza di 4-6 ore dal pasto di carne. Questa particolarità, unita al non facile collegamento fra reazione allergica e morso di zecca, complica spesso la diagnosi, rendendo difficile individuare la reale causa dei sintomi.
Una buona notizia
Generalmente l'allergia all'alfa-gal persiste per un periodo limitato di tempo e tende a scomparire nell’arco di un paio d’anni se non si subiscono nuovi morsi di zecca. Una volta diagnosticata è necessario escludere dalla dieta le carni rosse, limitando fortemente anche i latticini e tutti gli alimenti che contengono proteine animali. Per guarire resta tuttavia prioritario evitare ulteriori punture di zecca.