Zecche in apicoltura: un rischio “pungente”

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Aprile è un mese importante per gli apicoltori: chiede un monitoraggio costante degli alveari e segna l’inizio della stagione di raccolta e produzione. Purtroppo è anche il mese in cui le zecche cominciano a farsi più attive nella ricerca di un ospite da parassitare per nutrirsi di sangue.

I lavori in apiario possono così esporre al rischio di subire il loro morso, di per sé innocuo e indolore, ma che può trasformarsi in una minaccia per la salute. Se la zecca è infetta può trasmettere vari agenti patogeni (batteri, virus, protozoi), responsabili di malattie serie e talora complesse, non sempre facili da diagnosticare.

Con l’obiettivo di far conoscere i pericoli legati alla puntura di zecca e le misure per evitarli l’Associazione Produttori di Miele del Piemonte (ASPROMIELE) ha promosso, mercoledì scorso, un evento formativo online, la cui conduzione è stata affidata al dott. Maurizio Ruscio, Direttore del dipartimento diagnostico dell’Azienda sanitaria universitaria di Trieste.

Tre i temi centrali dell’incontro: come evitare le zecche, cosa fare in caso di puntura, quali malattie possono derivare dal morso. Un particolare accento è stato posto sul morbo di Lyme, un’infezione emergente in varie zone del Piemonte e un serio rischio professionale per gli apicoltori.

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