Zecche in Europa

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Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha pubblicato il secondo rapporto annuale sulla distribuzione delle principali specie di zecca nel territorio dell’Unione e degli stati vicini, aggiornato a settembre 2021.

Il confronto con la precedente rilevazione (marzo 2021) evidenzia in particolare:

- l’aumentata diffusione dell’Ixodes ricinus, la comune zecca dei boschi (1.203 nuove segnalazioni), principale vettore del virus dell’encefalite (o Tick-borne encephalitis - TBE) e del battere che causa la malattia di Lyme (o borreliosi di Lyme);

- la costante espansione della Hyalomma marginatum, la zecca dalle zampe striate (339 nuove segnalazioni), primario veicolo di trasmissione della febbre emorragica Crimea – Congo;

- un incremento del Rhipicephalus sanguineus, la cosiddetta zecca del cane (241 nuove segnalazioni), responsabile della diffusione di vari agenti patogeni (rickettsie, protozoi, virus) agli animali e all’uomo.

Cosa indica il monitoraggio

Le nuove mappe mostrano una netto incremento delle principali specie di zecca nel territorio dell’Unione europea e segnalano:

- la continua espansione dell’Ixodes ricinus, con nuove aree di presenza in Croazia, Serbia e Russia

- un aumento della Hyalomma marginatum in Italia, Ungheria e Paesi Bassi, con ripetuti rilevamenti in Svezia (addebitati agli uccelli migratori)

- un ampliamento dell’areale di distribuzione del Rhipicephalus sanguineus in Russia, Turchia e nord Africa (Algeria, Egitto, Giordania, Tunisia).

L’invito alla prevenzione

A corredo delle rilevazioni le autorità europee ribadiscono che le zecche si sono adattate a diverse condizioni di temperatura e umidità e a una grande varietà di habitat. Invitano ad adottare tutte le necessarie precauzioni per evitare i morsi di zecca e il rischio di malattie.

 

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Fonte immagine: Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e Autorità europea per la sicurezza alimentare-ECDC