Zecche: le insidie di cortili e giardini

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Un recente studio dell’Università della Lorena (F), pubblicato sull’ International Journal of Health Geographics, segnala la diffusa presenza di zecche nei giardini e nei cortili privati, anche in aree densamente popolate e sollecita campagne di informazione volte a far conoscere i potenziali rischi per la salute.

I ricercatori rimarcano due dati sui cui riflettere:

- il 32% degli spazi verdi situati in prossimità delle abitazioni è infestato da zecche anche in contesti fortemente urbanizzati

- il 30% dei morsi di zecca avviene in giardini e cortili domestici.

Da qui l’invito a promuovere una maggiore consapevolezza sui pericoli nascosti nelle aree residenziali e sull’importanza di adottare misure preventive per ridurre il possibile contatto con le zecche.

 

Le caratteristiche dei giardini

 

Lo studio francese – realizzato nei pressi di Nancy, una città nel nord-est della Francia - delinea una maggiore e più diffusa presenza di zecche nei giardini e cortili con:

- cespugli, siepi e alberi

- lettiere di foglie e cataste o cumuli di legna

- segni relativi al passaggio di fauna selvatica (in particolare di cervi).

Le indagini condotte in 185 appezzamenti privati individuano nella copertura vegetale, nei depositi di legname e nella facilità di accesso agli animali selvatici le principali cause di infestazione, indicandole come elementi che aiutano l’insediamento e la sopravvivenza delle zecche.

In particolare:

- l’abbondanza di alberi e arbusti favorirebbe un microhabitat ideale per il riparo delle zecche durante l’inverno

- l’occasionale avvicinamento della fauna selvatica porterebbe all’introduzione di zecche acquisite altrove

- l’agevole contatto con persone e animali domestici garantirebbe la regolare alimentazione delle zecche, con possibilità di riprodursi e colonizzare stabilmente cortili e giardini.

 

Dove fare attenzione

 

La ricerca segnala le aree ombreggiate e ricche di vegetazione come ambienti ad alto rischio, con una probabilità quasi triplicata di ospitare zecche rispetto alle zone esposte al sole.

In tali aree raccomanda grande prudenza durante i lavori di giardinaggio e nell’eventualità di sosta, giochi e pause di relax, soprattutto nel periodo compreso tra inizio primavera e autunno inoltrato.

 

I pericoli per la salute

 

Lo studio francese dimostra l’aumentato rischio di subire morsi di zecca e di esporsi alla trasmissione di malattie infettive potenzialmente serie in una pluralità di ambienti che vanno dalle zone boschive di montagna, agli spazi verdi urbani, ai cortili e giardini delle aree cittadine, anche in contesti densamente popolati.

Incoraggia nuove indagini per identificare caratteristiche locali e paesaggistiche delle aree dove le zecche possono insediarsi e incoraggia iniziative di sensibilizzazione alla popolazione per promuovere comportamenti e misure di prevenzione utili a mitigare l’impatto sulla salute.

 

 

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