Che cos’è la PTLDS?

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La maggior parte delle persone con malattia di Lyme guarisce completamente dopo la terapia antibiotica. Una minoranza continua tuttavia riferire affaticamento, dolore ai muscoli e alle articolazioni, difficoltà cognitive, problemi di memoria e di attenzione, disturbi del sonno.

Quando i sintomi persistono per più di 6 mesi e limitano la vita quotidiana vengono spesso indicati come malattia di Lyme post trattamento o «PTLDS» (Post-Treatment Lyme Disease Syndrome).

 

I quesiti aperti

 

Della PTLDS si sa ancora poco:

- non si conoscono le cause e i fattori scatenanti

- mancano test di laboratorio e criteri standard per la diagnosi

- presenta sintomi descritti anche in altre infezioni post-acute, diverse e distinte dalla malattia di Lyme

- non ha protocolli di terapia convalidati ed è controverso l’uso prolungato di antibiotici.

Di conseguenza i pazienti riferiscono di sentirsi trascurati dalla comunità medico-scientifica per l’impossibilità di avere risposta ai loro problemi di salute.

 

Le ipotesi

 

L’origine della PTLDS è stata finora spiegata come effetto di tre possibili situazioni:

- una disfunzione del sistema immunitario, innestata dalla malattia di Lyme o dal battere che ne è responsabile (la Borrelia burgdorferi)

- un insuccesso della terapia, dovuto alla presenza di co-infezioni o alla capacità della Borrelia di eludere l’azione degli antibiotici con meccanismi non ancora chiariti

- una patologia diversa e distinta dalla malattia di Lyme in persone positive ai test per la Borrelia.

 

Gli sforzi per fare chiarezza

 

Negli ultimi anni diversi studi scientifici hanno cercato di monitorare la diffusione dei sintomi persistenti.

Due, in particolare, realizzati nei Paesi Bassi e in Belgio hanno rilevato che stanchezza, dolore e disturbi cognitivi persistenti per più di 6 mesi:

- sono comuni anche nella popolazione in generale

- risultano più frequenti e marcati nei pazienti con malattia di Lyme, ma in percentuali contenute.

Precedenti indagini hanno scoperto che i sintomi persistenti si verificano con maggiore frequenza tra i pazienti con malattia di Lyme più grave e ritardi nel trattamento.

 

Le indicazioni

 

I sintomi persistenti e debilitanti della PTLDS costituiscono un “promemoria” sull’urgente necessità di:

- promuovere l’avanzamento delle ricerche sulle cause della sindrome e sugli eventuali fattori di rischio

- sviluppare metodi diagnostici standardizzati

- individuare e convalidare adeguati percorsi di cura.

Segnalano inoltre l’importanza della prevenzione, incoraggiando le persone ad adottare comportamenti quotidiani per evitare i morsi di zecca.