Oltre a trasmettere batteri, virus e altri agenti infettivi il morso di zecca può causare un’allergia alla carne “rossa” chiamata sindrome di alfa-gal (o alpha-gal).
La saliva delle zecche blocca le difese immunitarie della pelle, aumentando così il rischio di malattie.
I ricercatori dell’università di Zurigo hanno scoperto un nuovo virus nelle zecche svizzere: si tratta dell’ Alongshan virus (ALSV), individuato per la prima volta in Cina nel 2017.
Questa è la 50^ news del 2022.
È dedicata agli auguri di buone Feste a tutti coloro che ci seguono, ai quali va il ringraziamento per averci accompagnato lungo un anno che abbiamo chiamato a “Tre Zeta”.
Si avvicina un Natale senza restrizioni, ma la possibilità di festeggiare in «normalità» deve fare i conti con l’arrivo di una triplice epidemia: l’influenza stagionale, giunta quest’anno in anticipo e con numeri da record, la ripresa dei contagi da Sars CoV-2 che ha registrato oltre 220 mila casi nella prima settimana di dicembre, l’aggressività del virus respiratorio sinciziale (Rsv), responsabile di un alto numero di affezioni bronchiali soprattutto nei bambini.
A differenza delle punture di vespe, tafani, api e zanzare il morso di zecca è indolore e non dà prurito. Può tuttavia provocare una temporanea infiammazione della pelle, della durata di giorni o settimane.
L’Ulss Dolomiti ha autorizzato uno studio pilota per valutare quali e quante malattie trasmesse da zecche costituiscono una minaccia professionale per i lavoratori impegnati in attività rurali, boschive e a contatto con la fauna selvatica.
In Lombardia si espande una nuova specie di zecca. Il suo nome scientifico è Dermacentor reticulatus e rappresenta una seria minaccia veterinaria e per la salute pubblica.
Uno studio dell’Università di Copenaghen indica l’utilità di utilizzare Google e i suoi strumenti per monitorare la diffusione delle zecche e delle malattie da loro trasmesse.
Le zecche sono normalmente presenti nei campi di calcio situati in prossimità di aree verdi.
Lo segnala un’indagine condotta in Germania: su 32 impianti sportivi vicini a parchi e ambienti naturali, ben 29 sono risultati infestate da zecche.