Si chiama Votucalis ed è una proteina contenuta nella saliva delle zecche (Rhipicephalus appendiculatus) in grado di alleviare dolore cronico e prurito.
Il 13 aprile l’agenzia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha pubblicato l’aggiornamento dei dati sulla diffusione delle zecche nel territorio della UE e degli Stati limitrofi.
In primavera le giornate sono piacevolmente tiepide e portano a rimanere più tempo all’aperto. Purtroppo risvegliano anche le zecche e le rendono molto attive nella ricerca di un ospite sul quale nutrirsi.
L’Italia è considerata a basso rischio di encefalite da zecche (TBE) perché la malattia risulta endemica in un’area limitata del paese e circoscritta alle sole regioni nord-orientali del Trentino Alto-Adige, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, con segnalazioni sporadiche in Emilia-Romagna, Toscana e Lazio.
Lo scorso 4 aprile il Ministero della Salute ha pubblicato nel portale “Malattie rare” i risultati dell’indagine “Malattia di Lyme, la voce di pazienti e caregiver”, promossa dall’Associazione Lyme Italia e coinfezioni dal 15 giugno al 6 settembre 2021.
I ricercatori della Tufts University School of Medicine di Boston (USA) hanno annunciato la possibilità di un test per diagnosticare precocemente la malattia di Lyme, monitorare la risposta al trattamento antibiotico e accertare i casi di reinfezione.
Forestali e agricoltori sono i più colpiti dai morsi di zecca e hanno le maggiori probabilità di subire punture infettanti.
Il ritorno in Tv di Victoria Cabello sta facendo il giro del web, così come il racconto della sua battaglia contro la malattia di Lyme.
Il virus responsabile della Febbre emorragica di Crimea-Congo (CCHF) si sta espandendo in Europa e il suo vettore, la zecca del genere Hyalomma, è stato trovato sugli uccelli migratori in arrivo nel Regno Unito.
Riconoscere l’eritema migrante, con le varianti cliniche della sua presentazione, consente il trattamento precoce della malattia di Lyme e può prevenire le complicanze tardive.